4 feb 2016

Lo Spalto di Col Bechei, una cima/non cima

Lo Spalto (meglio gli Spalti, i Špalte) del Col Bechéi, noto per le molte vie di scalata tracciate negli ultimi trent'anni, prima della Seconda Guerra Mondiale in pratica “non esisteva”. 
L'avancorpo roccioso conosciuto dai geologi come Monte Paréi, con il quale il Col Bechéi - nel gruppo della Croda Rossa, tra Cortina e Marebbe - cade sul versante sinistro orografico della Val de Fanes, fu salito, infatti, per la prima volta da alpinisti il 31 maggio 1944. 
Il primo itinerario, la "Via Sinistra", tracciato dagli Scoiattoli Ettore Costantini e Claudio Apollonio (difficoltà 4°-5°), richiese quattro ore di salita e non si sa se sia mai stato ripreso. Costantini tornò sullo Spalto il 9 settembre 1945 col giovanissimo Ugo Samaja, aprendo in due ore la “Via Destra” (3°-4°). Il 29 giugno 1955, infine, Guido Lorenzi, Albino Michielli e Arturo Zardini intuirono sulle pareti un terzo, più breve percorso (5°).
Gli Spalti, in una prospettiva insolita
(photo by plus.google.com)
 
Dopo un periodo di silenzio, l'esplorazione dello Spalto è stata avviata in modo sistematico nei primi anni '80 del Novecento, per terminare - in via ufficiosa, poiché esistono di certo altre possibilità - nel 2012 con la via “Spina de Mul” di Kehrer e Gargitter. 
Non essendo in grado di salire le vie dello Spalto (se non forse la "Destra"), un giorno d'estate in cui non sapevamo di preciso che cosa fare, ci mettemmo in mente di raggiungere dalla Val de Fanes le cenge alla sommità dello Spalto stesso: poteva essere una gita inedita, in un ambiente interessante. 
L'approccio allo Spalto, pur erto e accidentato, non ci diede grandi problemi: a un certo punto, però, mentre traversavamo sotto le rocce ci bloccammo davanti a un impluvio di vegetazione e detriti instabili. Presi dal dubbio di star facendo una fatica inutile e in mancanza di ausili per continuare in sicurezza, non ci pensammo due volte a gettare la spugna. 
Rinunciare però non fu doloroso: personalmente, mi sentii appagato per avere messo il naso sullo Spalto del Col Bechei, una cima/non cima, un angolo di Dolomiti riservato ai climbers e che pochissimi escursionisti conoscono.

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