15 giu 2015

Un rifugio, una cima: il Bonnerhutte e il Corno Fana di Dobbiaco

Perché gli escursionisti potessero apprezzare il panoramico Toblacher Pfannhorn (Corno Fana di Dobbiaco, già salito e raccomandato da Paul Grohmann) e i monti circostanti, nel 1880 la Sezione Hochpustertal  della Deutsch und Oesterreichischer Alpen Verein tracciò un sentiero da Wahlen (Val San Silvestro) alla vetta del Corno, erbosa, detritica e priva di difficoltà. 
Nel 1894 il Comune di Dobbiaco concesse alla Sezione pusterese un terreno sulle pendici della montagna, su cui il Club Alpino edificò un rifugio, donandone due anni dopo la proprietà alla Sezione di Bonn.
Nacque così la Bonnerhütte, appollaiata su un costone prativo a 2340 m di quota, inaugurata il 28 giugno 1897 e arricchita nel 1904 dalla Bonner Höhenweg, una traversata di cresta che la collegava a Sankt Jakob in Defereggental. 
Con la ferrovia, che dal 1871 unì Vienna al Nord Italia, iniziarono a giungere a Dobbiaco numerosi turisti, che raggiungevano la Bonnerhütte in portantina, coi cavalli o i muli, per percorrere la Bonner Höhenweg. Da Sankt Jakob, gli escursionisti proseguivano poi in carrozza fino a Lienz e tornavano a Dobbiaco con il treno. Nel 1907 il Rifugio registrò circa cinquecento passaggi. 
Sulla panoramica terrazza del rifugio Bonner (foto I.D.F.)
Dopo la Grande Guerra e la conseguente tracciatura del confine italo-austriaco, il Regno d’Italia espropriò la costruzione, che fino al 1971 fu destinata a scopi militari e poi abbandonata. Divenne una stalla per le pecore e così, malinconicamente, la ricordo, quando salii per la prima volta sul Corno Fana, nell'ottobre 1988. Nel 2001 le rovine sono state acquisite dal Comune di Dobbiaco, che le ha affittate ad Alfred Stoll. L'intraprendente falegname locale ha preso in mano la struttura diroccata e ne ha tratto un grazioso rifugio, inaugurato il 30 giugno 2007, adattando anche il sentiero d'accesso per portare i rifornimenti con un mezzo a motore. 
Quando abbiamo fatto conoscenza col Bonner, primo rifugio alpino costruito sui Monti di Casies, tra il Passo Stalle e il valico di Prato Drava, purtroppo - per le condizioni meteo e il forte vento - non siamo riusciti a rimettere piede sul Corno Fana, facile e rinomato belvedere della Val Pusteria. 
Come si fa visita alla Bonnerhütte? Seguendo per un paio d'ore abbondanti il sentiero 25, che inizia dai masi di Kandellen in Val San Silvestro (a 5 km da Dobbiaco); dal rifugio, con un’altra ora di ripido cammino, si raggiunge poi la vetta del Corno Fana.

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Ernesto Majoni e Roberto Vecellio, Sachsendank 1883 Nuvolau 2023. 140 anni di storia e memoria , pp. 96 con foto b/n e a colori, Cai Cortina...