22 apr 2015

Sulla parete sud della Punta Fiames, con mio Padre

Oggi mio Padre compirebbe 95 anni; è scomparso già da tempo, ma il suo ricordo è sempre ben presente in me, e oggi voglio dedicare alcuni pensieri a lui e alle salite che riuscì a realizzare in gioventù.
Frequentò le pareti d'Ampezzo per poco tempo e, considerati i tempi, con onesti risultati. Pur conoscendo Scoiattoli e guide dell’epoca, non ebbe però la possibilità né il tempo materiale di fare di più, poiché metà dei suoi vent’anni volò via a Napoli, in Corsica e in Sardegna con una divisa addosso.
Comunque, papà non si dispiaceva di aver fatto poche cose "in croda", e andò per i monti fino a qualche mese prima della scomparsa, amando i sentieri, le ferrate e i rifugi d’Ampezzo e dei dintorni, e comunicando a noi, dapprima bimbi incantati e poi giovani saputelli, tante sue avventure e conoscenze.
Un giorno, scoprii in casa alcune fotografie, databili agli anni a cavallo della II Guerra Mondiale: gite sciistiche ai prediletti rifugi Sennes, Fodara Vedla e Fanes, salite estive sul Cristallo e sulla Marmolada, arrampicate sulla parete S della Punta Fiames, sulla via Inglese in Tofana di Mezzo, sulla via Myriam della Torre Grande d'Averau.
Punta Fiames, via Dimai-Verzi, estate 1941
(foto archivio E.M.)

Di alcune feci subito le copie, e le conservo come affettuoso ricordo. Non ce n’erano, invece, di una via in voga all'inizio del ‘900 e poi dimenticata, che mio Padre mi raccontò di aver provato col collega di lavoro Arnaldo nel 1942: il Camino Barbaria sul Becco di Mezzodì. L’umidità e il freddo di fine autunno, la stanchezza o altro li obbligarono a desistere, e così non tornò più sul Becco, un tempo meta celebre e frequentata, oggi irrimediabilmente obsoleto. 
A metà degli anni Ottanta del '900, a me e mio fratello sarebbe piaciuto riportarlo sulla via Dimai-Verzi della Punta Fiames che – consultando il libro presente sulla via per un quarto di secolo - mio Padre aveva percorso ben quattro volte tra il 1940 e il 1947 e di cui conservo qualche fotografia. 
Però, non osammo proporgliela. Chissà come sarebbe potuta andare ... 
Oggi mi dispiace che mi manchi il ricordo di un'unica ascensione con lui, e proprio di quella parete su cui hanno messo le mani decine e decine di ampezzani, me compreso, che la frequentai per 18 volte.

Sachsendank 1883 Nuvolau 2023. 140 anni di storia e memoria

Ernesto Majoni e Roberto Vecellio, Sachsendank 1883 Nuvolau 2023. 140 anni di storia e memoria , pp. 96 con foto b/n e a colori, Cai Cortina...