Il 2 agosto 1908, in piena epoca pionieristica dell'alpinismo, L. Geith e W. Thiel – due austriaci probabilmente dotati di una buona propensione per le
esplorazioni in ambienti selvaggi – giungevano sulla Punta del Col
Bechéi di Sopra.
L’imponente
rilievo del gruppo della Croda Rossa d'Ampezzo, comunemente noto come Col Bechéi, signoreggia dall'alto dei suoi 2794 m sul
Lago di Limo, al limite fra le vallate di Marebbe e di Cortina, ed era
stato raggiunto molto tempo prima da ignoti pastori e cacciatori valligiani. Gli accessi, dal Passo di Limo per i marebbani e dalla Monte de Antruiles sul lato ampezzano, non presentano,
infatti, difficoltà su roccia. Anzi, costituiscono un impagabile approccio a una montagna elevata e importante, che riserva magistrali colpi d'occhio verso quelle che la circondano e anche molto più lontano.
Gli austriaci, però, non erano partiti dagli alpeggi di
Fanes o di Antruiles, come si fa oggi, ma avevano preso le mosse
dalla remota, pochissimo frequentata Forzela Camin (Furcela dal Lé per i nostri vicini) e si erano inerpicati per il costone che guarda
la forcella stessa, trovando difficoltà abbastanza contenute ma un fondo disastroso; “1° grado,
terreno straordinariam. marcio, ore 3”, recita testualmente la relazione della guida di Antonio Berti.
Non conosco purtroppo l’itinerario e non ho idea se sia mai stato ripetuto (forse sì, da cacciatori) né se potrebbe rivelarsi utile, ad
esempio, per una traversata alta, attraverso la cima, dalle Ruoibes de Inze a
quelle de Fora, ovvero dalla Val de Mèso a quella d’Antruiles.
Ricordo però che - avevo diciassette anni, quindi ero nel periodo dei primi fermenti alpinistici - un giorno mio padre se ne uscì con l’idea, chissà quando
elaborata e poi messa da parte, di provare a raggiungere il Col Bechéi, sul quale eravamo già saliti tempo prima, per la via Geith-Thiel da Forzela Camin.
Non se ne fece niente, e forse fu un peccato. In ogni caso, il
27 giugno 1976 salimmo con lui a Forzela Camin per le Ruoibes de Inze, per poi risalire a Furcela Valun Gran sotto la Croda Camin e scendere per il Bancdalsè a Fodara Vedla. Un'escursione magnifica in un contesto grandioso, che ripetei in senso contrario con gli amici nel giugno del 1981 e poi nell'estate del 1990.