8 giu 2015

Lo spigolo della Punta Fiames: breve storia di una magnifica via

Lo spigolo sud-est della Punta Fiames, una delle strutture dolomitiche più eleganti d’Ampezzo, già visibile dalle ultime case di San Vito di Cadore, fu salito il 19.8.1909 dall'intrepida Miss Käthe Bröske con la guida ventenne Francesco Jori (+1960) di Alba di Canazei. 
Dopo di allora, complice anche la sospensione di ogni attività in montagna a causa della Grande Guerra, per tredici anni sullo spigolo non si avventurò nessuno. 
Il 3.8.1922 Angelo Dibona Pilàto (ormai ultra quarantenne e che aveva ripreso l'attività di guida, dopo aver svolto il servizio militare su metà dell’arco alpino) si aggiudicò la prima ripetizione del severo itinerario. 
Con lui c'erano Enrico Gaspari Becheréto (+1948), guida dal 1921, e due dilettanti, coetanei della classe 1896: l'ingegner Giulio Apollonio Varentin, che negli anni a seguire conseguì varie benemerenze alpinistiche come progettista di bivacchi fissi, e Agostino Cancider, padre dell'amico Luciano (scomparso stamattina, e al quale dedico queste note), coautore nel 1920 di una originale traversata per corda dell'ostico Campanile Rosà, da una guglia adiacente. 
La parete S della Punta Fiames,
con lo spigolo Jori a destra
(photo courtesy on-ice.it)
Le cordate impiegarono sette ore dalla base per ripercorrere lo spigolo, che stranamente era sfuggito ai rocciatori ampezzani. La terza salita fu delle guide Antonio (+1948) e Angelo Dimai Deo (+1986), padre e figlio, che il 6.9.1926 vi portarono il Re Alberto dei Belgi e P. Noll; la quarta fu ancora di Angelo Dibona, che salì il 29 settembre dello stesso 1926 col compagno Luigi Apollonio Lòngo (+1978) e il britannico Edward de Trafford. 
La quinta salita fu anche la prima ripetizione ad opera di una donna: il 15.5.1927,  Marianna Dimai, figlia poco più che ventenne di Antonio Deo, superò brillantemente lo spigolo con due giovani guide, coetanee della classe 1903: suo fratello Giuseppe (+1946), in attività da due stagioni, e Celso Degasper Menegùto (+1984), patentato cinque anni prima. 
Dopo d’allora, nonostante lungo lo spigolo fosse stato posto anche un libro di via, fu sempre più difficile riuscire a contare le ripetizioni della Via Jori. Ancora oggi, dopo oltre cent'anni, essa passa - specialmente nell’ambiente alpinistico tedesco - come una magnifica via dolomitica.

2 commenti:

  1. Ciao, ti segnalo quello che mi sembra un refuso: Marianna Dimai fece la prima ripetizione femminile, in quanto la prima salita femminile dovrebbe essere quella dell'intrepida Miss Käthe Bröske.

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