15 feb 2012

"Poco più di una passeggiata": quasi 59 anni fa la prima invernale della Croda Rossa


La Croda Rossa d'Ampezzo dalla Valfonda,
23 ottobre 2011
Seppure mi risulti che in vetta alla Croda Rossa d'Ampezzo, durante la I  Guerra Mondiale l’esercito austroungarico installò un posto di vedetta, forse presidiato in ogni stagione, la prima invernale ufficiale della cima fu portata a termine solo nel secondo dopoguerra, quasi 59 anni fa. 
Il 9/3/1953, infatti, cinque ampezzani, gli Scoiattoli Lino Lacedelli de Mente, Ugo Pompanin Baa (unico ancora vivente, classe 1926), Guido Lorenzi dai Pale e Albino Michielli Strobel, con il segretario della sezione del Cai Angelo Menardi Milar, si aggiudicarono la salita in giornata, prendendo le mosse dalla Val Montejela.
Il gruppo, diviso in due cordate, seguì il percorso lungo il versante NO della Croda, tentato da Paul Grohmann con i cacciatori Angelo Dimai Deo e Angelo Dimai Pizo nel 1865, arenatosi  a poca distanza dalla cima e completato cinque anni dopo da Edward R.  Whitwell con Christian Lauener e Santo Siorpaes Salvador, che giunsero in cresta dopo aver risalito il canalone O. 
Prescindendo dalle difficoltà tecniche della salita (secondo Berti,  II grado superiore), che però d'inverno aumentano considerevolmente, la prima invernale della Croda Rossa, che non mi pare sia stata ripresa dalla stampa del tempo, ebbe un certo valore alpinistico.
Anche se Ugo Pompanin, ad una mia precisa domanda, tempo fa ammise che, tenuto conto delle ottime condizioni in cui le cordate trovarono la via, per quei cinque giovani allenati si trattò di "poco più di una passeggiata".
L'invernale di quella imponente e poco consumata montagna fu ripetuta per la prima volta dopo 14 anni; la seconda salita infatti, è del 1967 e spettò a Marino Dall’Oglio, accademico del Cai e profondo conoscitore della montagna,  con la consorte Klara.
Quasi certamente  d'inverno la Croda Rossa fu, e rimane meno problematica che d'estate, poiché il freddo solidifica e rende più sicure le rocce, soprattutto su questa cima, celebre per la sua consistenza a dir poco inquietante.

Sachsendank 1883 Nuvolau 2023. 140 anni di storia e memoria

Ernesto Majoni e Roberto Vecellio, Sachsendank 1883 Nuvolau 2023. 140 anni di storia e memoria , pp. 96 con foto b/n e a colori, Cai Cortina...